“Clitoridea” è un progetto nato tra le lenzuola, nel preciso momento del post orgasmo. Quando il corpo rilascia tutta la tensione. Intenta a fissare il soffitto e le sue crepe, riflettevo sulla forza e grandezza che può raggiungere la nostra sessualità. Pensavo a quanto sia importante e prezioso il proprio corpo e la propria intimità.
L’erotismo è qualcosa di nascosto in noi, ma anche qualcosa che facciamo trapelare con uno sguardo, il gesto ingenuo di una mano, un sorriso timido, una risata sonora che finisce con il mischiarsi a un respiro affannoso. Ma l’erotismo non si affianca solo al sesso. A volte rimane appeso. Mi piace immaginarlo come un seme avvolto da una bolla. Un seme che deve germogliare e che si evolve nella mente di chi l’erotismo lo vive con libertà e senza pregiudizi. Rivolgendo quindi lo sguardo alle varie forme d’arte che nei secoli hanno parlato, cantato, dipinto, fotografato e scritto di arte erotica.
Lo scopo primo di “Clitoridea” è quello di raccogliere racconti erotici, così da poter dar “voce” a tutti quelli che già scrivono o che avrebbero voglia di farlo, prendendo come spunto un argomento che incuriosisce e ci permettere di conoscere di più noi stessi. Ma non solo.
Il progetto “Clitoridea” nasce anche con l’obiettivo di far conoscere la letteratura erotica, che spesso non viene considerato un genere letterario, ma viene erroneamente affiancato alla pornografia, e visto quindi come qualcosa di volgare, che non dev’essere detto.
“Clitoridea” vuole provare a orientare i suoi passi verso un mondo nel quale una persona possa esprimersi senza essere etichettata e giudicata. Vuole aprire uno spazio tra la libertà d’espressione e i tabù.