
COME
Come dei fichi
il miele
tra le mie labbra
polpa le tue
di morsi senza denti
premuto il succo
d’arance amare
di lontananza
di sere perdute
e lingue a pesca
nel fondo di gole umide
a sentir il polso
delle stelle.
In piedi
Le dita sul lobo
Le labbra sul collo
Umida l’areola
innesca spasmi
di altre labbra
di altro collo.
TUA
Dono inatteso
le labbra
sfiorate
carne tra le dita
a gocce
strappo
l’antica arsura
s’apre
sul pizzo un rivolo
e mi fa tua.
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